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/ZAFFERANO/

/Che cos'è lo Zafferano?/

Lo zafferano è una pianta della famiglia delle iridacee coltivata in asia minore e in molti paesi del bacino del mediterraneo. La parola zafferano deriva dalla parola latina safranum, che a sua volta deriva dall’arabo zaʻfarān, che significa “giallo”. Si conosce lo zafferano fin dall’antichità: ha origine in Asia, ma già Omero e Virgilio ne raccontano nelle loro opere, dimostrando di conoscerne l’uso sia in cucina che come colorante.

/Botanica/

Lo zafferano è ottenuto da una piccola pianta (Crocus sativus) della famiglia delle iridacee , e per zafferano (dall’arabo zafran) si intende solo una piccola parte di essa: i fiori del Crocus hanno infatti al centro uno stigma rosso diviso in tre filamenti lunghi circa 3 cm e proprio questo è lo zafferano che viene usato nelle preparazioni culinarie.

/Storia/

Si conosce lo zafferano fin dall’antichità: ha origine in Asia, ma già Omero e Virgilio ne raccontano nelle loro opere, dimostrando di conoscerne l’uso sia in cucina che come colorante.

Lo zafferano arrivò in Italia dalla Spagna, grazie al domenicano Santucci (di origini abruzzesi e appassionato di botanica ed agricoltura): individuato il tipo di terreno adatto, il frate provò a coltivare il Crocus piantandone i bulbi. L’esperimento ebbe successo e la qualità fu ottima, tanto da diffondersi ben presto nei territori abruzzesi. Iniziò ben presto un fiorente commercio (sostenuto da produzioni che raggiunsero anche i 4.000 quintali) con i principali mercati europei, che apprezzavano moltissimo l’aroma dello zafferano.

Oggi lo zafferano si produce solo in alcune zone dell’Italia centro-meridionale, tra cui anche la Toscana; è una pianta che sopporta bene il freddo e si coltiva in collina anche fino agli 800 metri.

/Fatti con lo Zafferano/

più di 10.000 persone hanno già acquistato Pruneti

/La lavorazione/

La raccolta inizia verso la fine di ottobre e termina con la fine di novembre.

Si raccolgono i fiori al mattino presto per non danneggiare gli stigmi. 

Dopodiché si staccano gli stigmi stessi che, su setacci, vengono messi ad essiccare al calore della brace di legna selezionata 

Dopo l’essiccazione gli stimmi interi vengono confezionati in fialette di vetro per conservarne intatte le caratteristiche. 

Una fialetta da un quarto di grammo contiene Zafferano sufficiente per la preparazione di ricette per 6/8 persone

La produzione di stigmi arriva fino a 10-15 kg per ettaro, e per ottenere un Kg di stimmi freschi occorrono più di 50 kg di fiori. Dopo l’essiccazione, un kg di stigmi freschi si ridurrà a circa 200g.